Il Progetto
Credits
Luogo: Cordignano, Treviso
Anni: 2017-2019
Tipo di progetto: Edificio di servizi, a supporto all’attività turistico-ricreativa e didattica nel Parco dei Carbonai
Cliente: Comune di Cordignano
Affidamento: Gara
Dimensione: 100 mq / 520 mc
Servizi offerti: Progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, D.L.
Team di progettazione AISA: Progettazione: Alessandro Crosato, Stefano Cescutti (anche D.L); Calcoli: Michele Bernard; Impianti e sicurezza: Tiziano Feltrin
Un intervento a potenziamento del turismo locale
L’edificio oggetto di intervento si inserisce nell’area boschiva del Parco dei Carbonai, nel Comune di Cordignano, verso la zona pedemontana e collinare del Cansiglio. Recentemente, le amministrazioni locali hanno voluto consolidare nell’area un sistema turistico locale, andando a mettere in rete realtà esistenti, per sviluppare un distretto che rafforzi l’offerta dell’ospitalità turistica dedicata a famiglie, giovani e ragazzi.
L’area è immersa nel bosco di latifoglie, la faggeta tipica della fascia collinare; è caratterizzata dalla presenza di alcune preesistenze legate alle antiche pratiche agro-pastorali, ed è inserita nella rete dei percorsi pedonali che solcano le pendici della fascia pedemontana.
L’incarico di progettazione e direzione lavori è stato eseguito per il Comune di Cordignano, con finanziamento tramite PSR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Sviluppo Locale Leader – Progetto Chiave n.3 “Parchi tematici-didattici per il turismo giovanile”. Il progetto aderisce al progetto di sviluppo locale PSL 2020 “Alta Marca Lanscape Emotions”, per il miglioramento della sostenibilità ambientale, economica e sociale della Regione.
La nuova struttura coperta è dotata di servizi, con spazi per attività didattiche interattive, che permettono di esplorare – anche con ricostruzione di archeologia sperimentale – l’attività dei carbonai storicamente insediati nell’area. L’edificio adiacente alla nuova costruzione ospita il Museo dei Carbonai, la cui offerta museale verrà ampliata e rafforzata dagli ulteriori spazi didattici e laboratoriali inseriti nel nuovo edificio.
La struttura e il rapporto col paesaggio
L’edificio progettato da AISA si estende su una superficie di 100 mq con un volume di poco inferiore ai 520 mc. La struttura con tetto a doppia falda si inserisce nella tipologia architettonica delle preesistenze, mantenendo la pendenza della copertura dell’edificio esistente in aderenza. Grazie alle ampie superfici vetrate, che garantiscono la completa chiusura di facciata, come richiesto dalla committenza, lo spazio interno conversa con il bosco circostante durante tutte le stagioni. I tamponamenti perimetrali realizzati con elementi in legno a lamelle sono studiati per permettere a chiunque si trovi all’interno dell’edificio di avere sempre una connessione visiva con tutti gli elementi dell’intorno: l’ingresso all’area, il Museo dei Carbonai, gli altri edifici presenti nel parco e ovviamente la vegetazione dell’area boscata circostante.
La struttura perimetrale in cls armato e rivestita in pietra, posata su fondazioni di tipo a trave rovescia, funge da basamento e appoggio per le pareti esterne in legno e vetro. Di queste, la struttura portante è realizzata in acciaio e rivestita in legno lamellare di larice. La copertura ha capriate ed arcarecci in acciaio rivestiti in legno lamellare di larice, sormontati da pannelli sandwich in espanso rigido con lamiera grecata, che riprende il passo del tavolato in larice posto in facciata. La coibentazione a parete e copertura in lana di roccia mantiene un buon comfort interno nonostante gli spazi non siano riscaldati. A questo, concorrono anche i serramenti in ferro zincato e verniciato, con vetrocamera stratificato.
Le vetrate sono parzialmente apribili, per permettere la ventilazione naturale degli ambienti. L’illuminazione solare naturale può essere regolata grazie ai frangisole che permettono anche di indirizzare le visuali verso l’esterno. Anche questi elementi concorrono a regolare l’illuminazione degli spazi interni e a ridurne il surriscaldamento durante la stagione estiva, e conseguentemente risparmiando energia per il condizionamento. L’ingresso, parzialmente scavato nella volumetria individuata dalla proiezione della copertura, garantisce un ambito di sosta protetta dal proseguire della copertura stessa. Lo spazio interno, libero in buona parte grazie alla struttura puntuale su pilastri, offre grande flessibilità per l’organizzazione delle attività espositive, didattiche o laboratoriali. I servizi igienici sono schermati dallo spazio principale da una quinta in cartongesso vetrata superiormente per il passaggio della luce naturale.
Accessibilità e circolarità delle risorse
Esternamente, l’edificio è progettato nell’ottica di una piena accessibilità, grazie a superfici pavimentate in continuità con la pavimentazione dello spazio interno. Sul lato nord, i gradini esterni per l’accesso sono accompagnati da gradoni di maggiori dimensioni pensati per il contenimento del terreno e che fungono contemporaneamente come sedute all’aperto. Per minimizzare l’impatto del nuovo edificio nell’area e come incentivo alla circolarità delle risorse, è stata prevista la raccolta delle acque meteoriche, da destinarsi al riutilizzo all’interno dei servizi igienici, tramite filtro di cattura. Inoltre, è stata installata una nuova rete di scarico delle acque nere e saponate munita di condensagrassi e vasca imhoff, con formazione di impianto di subirrigazione a fondovalle.