Il Progetto

Credits

Luogo: Porcia, Pordenone
Anni: 2019-2020 (progettazione); 2020-2022 (lavori)
Tipo di progetto: Ampliamento stabilimento artigianale (lotto 1); ampliamento con adeguamento sismico, per la realizzazione di uffici e servizi (lotto 2)Ampliamento stabilimento artigianale (lotto 1); ampliamento con adeguamento sismico, per la realizzazione di uffici e servizi (lotto 2)
Cliente: Bortolin Kemo Spa
Affidamento: Diretto
Dimensione: capannone: 2040 mq – 10530 mc – uffici: 650 mq – 3900 mc
Servizi offerti: Progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, D.L., coordinamento alla sicurezza

Potenziare un’azienda rigenerando l’esistente

Il progetto commissionato ad AISA dall’azienda Bortolin Kemo ha permesso di ripensare e valorizzare in maniera consistente i suoi spazi produttivi e commerciali, situati a Porcia, nella corona urbana di Pordenone. L’azienda Bortolin Kemo è produttrice di impianti per il packaging e closures, con clienti di livello internazionale, ed è una delle aziende leader del settore. L’intervento ha comportato in una prima fase la demolizione di un edificio residenziale preesistente e la ricostruzione con ampliamento dello stabilimento artigianale esistente. In un secondo tempo, è stato realizzato il consolidamento sismico delle strutture della palazzina adiacente allo stabilimento, precedentemente ad uso residenziale del custode, con la creazione di spazi open space per uffici e spazi riunione.
L’area si posiziona a pettine rispetto all’asse infrastrutturale della SS 13 Pontebbana, che offre un ottimale collegamento rispetto alla zona industriale di Porcia – Pordenone.

La zona di servizi di rappresentanza e amministrazione e uffici è disposta su fronte strada, con una buona accessibilità ciclo-pedonale. Un ampio parcheggio alberato per i dipendenti e i clienti scherma il fronte della palazzina. La logistica relativa alla produzione viene gestita grazie ad ingressi indipendenti sul retro: accedendo lateralmente alla strada statale, si garantisce un’ottimale movimentazione mezzi e l’accesso all’impianto e ai magazzini.

Un intervento dalle alte prestazioni
Nel primo intervento l’ampliamento dello stabilimento è stato connesso funzionalmente e architettonicamente alle preesistenze con il rivestimento di facciata, di colore grigio, che pone le due parti in continuità. Interventi leggeri sulle partizioni interne e sulla copertura, per un suo alleggerimento, hanno aumentato la funzionalità dell’edificio. L’installazione di un nuovo impianto di generazione in pompa di calore per la climatizzazione dell’area lavorazione ha migliorato le prestazioni energetiche. Il locale tecnico per l’installazione di collettori e circolatori è stato realizzato su soppalcato sul lato nord del fabbricato. L’area lavorazione viene riscaldata e raffrescata mediante aerotermi (ad acqua) installati a parete ed alimentati dal suddetto sistema di generazione.

Il secondo lotto di intervento insiste sulla palazzina già esistente e precedentemente adibita a casa custode, posizionata nella parte di testa dello stabilimento, all’entrata del lotto. È stato realizzato l’adeguamento sismico delle strutture portanti, in vista della completa trasformazione da residenza a uffici; è stata ripensata la distribuzione interna, creando nuovi spazi, anche open space, per uffici e per l’amministrazione.
Le opere strutturali sono andate a rinforzare la scala e le strutture verticali e orizzontali esistenti.
Per adeguare sismicamente l’edificio si sono prima di tutto diminuite le masse in gioco, prevedendo ad esempio al secondo piano la demolizione della copertura esistente e il suo rifacimento con struttura metallica, copertura in legno e tamponamenti a secco. L’assenza di armatura nella cappa in cls dei solai in laterocemento ha richiesto la realizzazione di una cappa armata integrativa onde dare rigidezza al solaio nel proprio piano data anche la forma allungata del primo solaio. È risultato necessario realizzare nuovi setti in c.a. in alcune posizioni significative per irrigidire l’edificio e assorbire le sollecitazioni sismiche complessive. I nuovi setti in c.a., assieme ad alcuni setti in muratura opportunamente rinforzati mediante pilastri di estremità e betoncino armato, nonché ai pilastri esistenti incamiciati con cerchiature metalliche, sono quindi le strutture resistenti al sisma. Le murature portanti esistente sono state invece considerate come elementi strutturali secondari.

Le pareti perimetrali sono state aperte con grandi vetrate e la copertura è stata sostituita con una struttura ad ali di gabbiano, che riprende il rivestimento già presente sul precedente ampliamento, andandone ad uniformare l’aspetto e dando continuità di linguaggio all’intero complesso. Gli sporti di linda sono costituiti da brise soleil che garantiscono una forma bilanciata all’edificio e contribuiscono a migliorare l’ombreggiamento delle facciate durante la stagione estiva.
Il secondo lotto ha comportato la riqualificazione degli impianti elettrici e meccanici e l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura a shed del capannone adiacente.

Un progetto a 360°
Complessivamente, l’insieme di interventi ha migliorato e ampliato le possibilità produttive e logistiche dell’azienda Bortolin Kemo, andando a migliorarne non solo la funzionalità e le prestazioni strutturali, ma anche l’immagine aziendale, grazie a spazi di rappresentanza e supporto ben organizzati, illuminati e decisamente curati in tutti i dettagli.
L’intervento di ristrutturazione e futura sopraelevazione dell’edificio è stato affrontato con la tecnologia BIM Revit Autodesk, che ha permesso di integrare il progetto architettonico, di strutture e di impianti, con una gestione migliorata delle interferenze.